Lungo la via Salaria
Un itinerario senz'altro suggestivo è quello che da Ascoli,in direzione ovest,segue i tracciati paralleli del fiume Tronto e della via Salaria.L'aspetto torrenziale del nostro fiume crea ambienti affascinanti,fra gole e massi di arenaria,sovrastati da boschi di castagni e querce(Ponte D'Arli,Quintodecimo,Trisungo).La via consolare romana l'affianca,saltandolo spesso con ponti moderni,in cemento,e antichi,in travertino(Mozzano,Acquasanta).Sono ancora visibili opere murarie di sostegno,cippi funerari e iscrizioni:la Salaria era anche necropoli,come la via Appia.
Alcuni di questi reperti lapidei sono custoditi al museo archeologico di Ascoli Piceno,come anche molte
testimonianze di età picena,rinvenute anch'esse vicino alla "via del sale".A proposito,sotto il ponte di Mozzano ci sono ancora i resti delle saline,sorgenti salsoiodiche,sfruttate da tempi antichissimi fino alla 2° guerra mondiale.
Grande e antica storia,dunque,che cattura il visitatore con la visione di borghi medioevali affacciati ai colli che stringono la strada,suggestivi e minacciosi,con i profili di rocche e castelli,alcuni in rovina(Mozzano,Colloto),altri ben saldi come la roccia che li sostiene(Castel Di Luco,Rocca D'Arquata).E non è raro imbattersi in pregevoli chiese e abbazie:San Giovanni a Villa Di Re,San Lorenzo a Paggese,San Benedetto a Valledacqua,San Francesco a Borgo D'Arquata.Vi si conservano affreschi e tavole d'autore:Cola D'Amatrice e Marcello Fogolino a Mozzano;Pietro Alemanno a Tronzano,Paggese,Faete;Fra'Paolo Mussini a Quintodecimo;Panfilo Da Spoleto a Spelonga;Dionisio Cappelli a Colle D'Arquata.
Vicino a queste testimonianze d'arte e di fede sopravvivono tracce del lavoro e del ristoro dell'uomo,
mulini e osterie:c'è a Torre S. Lucia il mulino Angelini,ancora funzionante.
Lungo il percorso della Salaria è poi possibile ammirare qualche bella villa,realizzata intorno al 19° sec.,insieme al relativo giardino:villa Di Re,la neoclassica villa Sacconi a Cavaceppo,con dipinti di Raffaele Fogliardi e grande parco progettato dal naturalista Antonio Orsini.
Ma la Salaria è anche la via degli scontri fra "briganti"e corpi militari.Tanti sono i luoghi,a cominciare dal celebre "Albero di Piccioni",teatri di battaglie e imboscate,sia nel periodo dell'Insorgenza antinapoleonica(Mozzano, Ponte D' Arli, Favalanciata),sia nel brigantaggio antiunitario(Acquasanta,Ponte D'Arli,Mozzano e tutti i paesi fra Tronto e Castellano).A Mozzano,da alcuni anni è stata inaugurata una mostra-museo proprio su questi fenomeni controrivoluzionari della montagna ascolana.
Un percorso,insomma,ricco di testimonianze dell'uomo,ambienti naturali vari e suggestivi,prodotti tradizionali e genuini,vino cotto in primis!Vi aspettiamo!

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