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Un
viaggio nel Piceno vuol dire affrontare un percorso estetico-emotivo
contrassegnato da alcune caratteristiche di assoluta peculiarità
che questo territorio, la cui popolazione ha origini millenarie, possiede
all'interno del più vasto sistema geomorfologico e antropico
della Regione Marche.Vuol dire immergersi in una varietà paesaggistica
unica nel suo genere nella quale dai Monti al Mare si possono ancora
rintracciare dalle antiche tracce della centuriazione romana augustea
all'organizzazione agraria di matrice benedettino-farfense del X-XI
sec. della valle, della collina fino alle ultime propaggini subappenniniche,
in un continuum affascinante eppure sempre diverso. |
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Nel tratto di 60 km da ovest verso est, come in enorme giardino
si passa dalle mitiche alture dei Monti Sibillini, decantate
da viaggiatori, religiosi e poeti da tempi immemorabili (
Lago di Pilato, Gola dell'Infernaccio, Monte Sibilla, Santuario
della Madonna dell'Ambro), con le sue vette calcaree quasi
tutte superiori ai 2000 metri slm. ( Monte Vettore, Cima del
Redentore, Monte Priora ), ai nervosi rilievi alto collinari,
contrassegnati da Borghi, Pievi, Monasteri, Case Coloniche,
che introducono alle valli solcate dai fiumi Chienti, Aso,
Tesino, Tronto, suddivise come in un pettine, fino al mare
Adriatico, dai dolci crinali dell'entroterra. Ma la vera sorpresa
è data dalla organizzazione umana che nel corso del
tempo ha prodotto una sistema la cui qualità principale
è data dalla compresenza equilibrata tra artificiale
e naturale, nella quale è palpabile la cura del territorio,
il suo estremo frazionamento, di coltura in coltura, di colore
in colore, che pare identificare la fitta maglia di un tappeto
disteso sopra città e paesi che compongono la Provincia
di Ascoli Piceno. 73 Comuni ciascuno dei quali mantiene la
sua identità e i suoi tesori; dai Musei |
e Pinacoteche ( Ascoli Piceno, Fermo, Montefortino, Ripatransone,
Monterubbiano) ai Teatri Storici sette-ottocenteschi sparsi
in tutto il territorio ( Teatro dell'Aquila, Teatro Ventidio
Basso, Teatro dell'Iride, Teatro Mercantini, Teatro Serpente
Aureo
) , dalle Architetture e le Piazze medioevali rinascimentali
e barocche ( P.zza del Popolo di Ascoli P., P.zza del Municipio
di Offida ) alle numerosissime tradizioni artigianali della
ceramica, della |
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paglia, del legno, del cappello e della calzatura, dalle feste
e rievocazioni storiche e tradizionali ( La festa del Bove
finto, Giostra della Quintana di Ascoli P, Il Palio dell'Assunta)
alla ricchissima cultura eno-gastronomica ( I vini, le specialità
culinarie ), dalle Cattedrali Romanico -Gotiche ai due Parchi
nazionali presenti (dei Sibillini, e dei Monti della Laga)
e dove a dominare è l'assoluta diffusione di uno stile
e di una qualità che è anche qualità
della vita. |
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Un
territorio che è soprattutto contrappuntato dalle
sue memorie storiche che vanno dal periodo preromano
Piceno (X-VIII a.c.) (Museo Archeologico di Ascoli)
alle testimonianzedi epoca romana ( Ascoli, Fermo, Falerone,
Monterinaldo), dalle chiese e monasteri di origine monastiche
(Itinerario montano- collinare) alla strutturazione
dei liberi comuni medioevali (Offida, Ripatransone
.),
dalle Rocche e Castelli medioevali e Rinascimentali
( Arquata del Tronto, Acquaviva Picena ) alle Città
cardine a dominio |
del
territorio (Ascoli, Fermo) fino alle città marinare
tra antico e moderno insediamento
(Grottammare, S.Benedetto del Tronto, Torre di Palme,
Cupramarittima).
Una terra che da sempre è a confine tra due realtà,
estremo lembo dello Stato Pontificio a sud fino al 1860,
oggi ultima provincia delle Marche verso l'Abruzzo,
connotata da un paesaggio ben costruito dove la scoperta
dei luoghi è anche un po' una ri-scoperta di
se stessi. |
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